Territorio

Il nome e la vita della nostra azienda sono storicamente legati al Collio, il territorio di eccellenza dei vini bianchi in Italia. Il cuore della nostra produzione cresce e matura all’interno dei territori DOC Collio, di cui San Floriano è sicuramente una delle aree più floride. L’eccellenza nell’eccellenza. L’azienda Muzic è da decenni socia del Consorzio tutela vini Collio, il terzo più antico d’Italia e fra i primi e principali in Europa, partecipando alle iniziative da esso proposte e portate avanti. Dimostrazione del doppio legame fra la nostra azienda ed il Consorzio è stata l’adozione della “bottiglia Collio”: una tipologia ad uso esclusivo dei vini che possono avere la certificazione DOC Collio, dall’immediata riconoscibilità per le sue forme, e studiata per esaltare i prodotti del nostro territorio durante la maturazione in bottiglia.

 

 

1915-2015 Cento anni dalla guerra nel Collio

San Floriano, ed il Collio in generale, sono territori centrali nelle vicende riguardanti la Prima Guerra Mondiale, di cui si sta celebrando il Centesimo anniversario, e ne seguirono pienamente le alterne vicende. Il nostro territorio era all’epoca parte dell’Impero Austro-Ungarico, motivo per cui i giovani vennero chiamati alle armi già nel 1914 e mandati sul fronte russo o serbo. Con l’ingresso in guerra del Regno d’Italia, nel maggio 1915, il Collio divenne purtroppo prima linea. Il comando Italiano, a partire dalla dichiarazione di Guerra, aveva puntato il proprio interesse verso queste aree, fondamentali al fine della presa di Gorizia, considerata territorio irredento. Vi fu pertanto un massiccio dispiegamento di forze verso quello che era considerato il “Fronte Orientale” con azioni mirate alla conquista del  capoluogo isontino, cosa che avvenne nell’Agosto 1916. Le truppe Italiane, complice anche il fattore sorpresa, riuscirono ad addentrarsi in pieno territorio Austro-Ungarico. La rapidità di queste conquiste aveva però fatto si che esse si basassero su piedi di argilla, infatti, a seguito della sconfitta nella 12° Battaglia dell’Isonzo (Ottobre 1917), meglio conosciuta come battaglia di Caporetto, avvenne  la rotta delle truppe ed una rapida ritirata fino al confine naturale del Piave. Le truppe Asburgiche recuperarono rapidamente Gorizia ed il Collio. L’esercito Italiano riuscì a rientrare in città solo un anno dopo, il 7 Novembre 1918. Come possiamo facilmente immaginare, questa serie di vittorie e sconfitte fu causa di molteplici scontri fra le truppe, lasciando un segno estremamente profondo nel territorio, con la distruzione degli edifici e dell’agricoltura. A tutt’oggi, dopo cento anni da quella tragedia, muovendosi fra le vigne del Collio, abbiamo la possibilità di vedere cosa resta di una storia così difficile: trincee, cimiteri militari, monumenti e l’Ossario di Oslavia. Quest’ultimo eretto a perenne monito di non commettere più l’errore di guerre fratricide.